L’ipoteca è una forma di tutela che protegge il creditore dal rischio di inadempimento del debitore. Si costituisce mediante l’iscrizione che viene effettuata nei pubblici registri a carico di un bene immobile; viene comunemente concessa dal proprietario con un atto notarile (atto pubblico o scrittura privata autenticata) che ne indica anche il valore. Con questo vincolo si assicura al creditore il diritto di espropriare, anche agendo nei confronti di un terzo eventuale acquirente, i beni vincolati a garanzia del suo credito e di essere soddisfatto per primo, rispetto ad altri creditori, sul prezzo ricavato dall’espropriazione del bene stesso.
Oggetto di ipoteca possono essere i beni immobili, i beni mobili registrati (ad esempio auto e imbarcazioni), le rendite dello Stato, i diritti reali di godimento su beni immobili (usufrutto, superficie, enfiteusi) a esclusione delle servitù e dei diritti d’uso e di abitazione.
Nel dettaglio si tratta di un istituto disciplinato dal Codice Civile (art. 2808 e seguenti), in base al quale sono previste tre tipologie di ipoteca: legale, giudiziale e volontaria.
Con l’ipoteca legale è la legge ad attribuire al creditore, per alcune ipotesi tassative individuate dall’art. 2817, il diritto di ottenere l’iscrizione ipotecaria su un bene a tutela del proprio credito. Pertanto, in questo caso, il venditore che ne fa richiesta (presso uno studio notarile) avrà una garanzia concreta rispetto al pagamento del prezzo dell’immobile o del mobile registrato da parte dell’acquirente.
Attraverso l’ipoteca giudiziale, invece, è il tribunale a tutelare il diritto del creditore a seguito di una sentenza di condanna al pagamento di una somma di denaro o al risarcimento di un danno. Si tratta di una garanzia che consente di recuperare forzatamente un credito dopo aver avviato una misura esecutiva come, ad esempio, un decreto ingiuntivo.
L’ipoteca volontaria, infine, nasce dalla volontà delle parti e prevede che il debitore metta in garanzia del proprio debito un bene di sua proprietà. Si tratta della tipologia più diffusa perché di solito viene utilizzata tra privati a supporto dell’accensione di un mutuo. In questo caso il vantaggio per il debitore è dato dalla possibilità di usufruire del bene acquistato prima di aver terminato l’intero pagamento. Una volta estinto il mutuo, l’ipoteca volontaria deve essere cancellata dai registri.
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