Con il termine “inflazione” si intende il generale aumento dei prezzi di beni e servizi, tra cui ad esempio i generi alimentari, l’energia elettrica, il carburante, l’abbigliamento, i trasporti e così via. Questo rincaro diffuso ha l’effetto di ridurre il valore della moneta nel tempo perché, a parità di denaro disponibile, diminuisce la quantità di prodotti della stessa tipologia che si possono acquistare.
L’inflazione si misura periodicamente (in genere ogni mese) attraverso uno strumento chiamato “indice dei prezzi al consumo”, la misura statistica che registra le variazioni di prezzo dei beni e dei servizi contenuti nel “paniere”, noto anche come “il carrello della spesa degli italiani”. Il paniere viene definito dall’ISTAT e rappresenta i consumi delle famiglie in uno specifico anno. Ogni anno l’ISTAT aggiorna l’elenco dei beni che compongono il paniere, inserisce i prezzi al consumo e il “peso” con cui i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.
La variazione dell’indice esprime l’oscillazione generalizzata dei prezzi da un periodo all’altro, di solito da mese a mese o da un anno al successivo: si parla di inflazione in caso di aumento della media dei prezzi e di deflazione in caso di loro diminuzione.
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