L’asse ereditario indica il complesso di beni, diritti e obbligazioni appartenuti al defunto che si trasferiscono agli eredi attraverso la successione. Possono far parte di questo patrimonio, ad esempio, i beni immobili (case, fabbricati, terreni), le partecipazioni societarie come quote e azioni, i valori mobiliari e, ovviamente, il denaro. Nell’asse ereditario va inoltre computato il valore dei beni che il defunto ha donato agli eredi legittimi (discendenti e coniuge), secondo una procedura chiamata “collazione”, a meno che nell’atto di donazione tali eredi non fossero stati espressamente dispensati da tale conferimento (art. 737 del Codice Civile).
All’apertura della successione è indispensabile calcolare il valore dell’asse ereditario per ripartire l’eredità e calcolare l’eventuale quota legittima, ovvero quella riservata dalla legge agli eredi cosiddetti “legittimari”. Questo valore può anche essere negativo, se le passività (ossia i debiti) superano le attività.
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